La sanità digitale potrebbe facilitare la vita di 24 milioni di malati cronici

Solo 1 azienda sanitaria su 3 utilizza supporti informatizzati in grado di favorire la presa in carico del paziente. Italia fanalino di coda nella UE per la spesa pro-capite: investiti solo 22 euro per cittadino contro i 60 della Gran Bretagna e i 40 della Francia

Dalla prenotazione di visite ed esami online o tramite app senza code allo sportello della Asl, al fascicolo sanitario elettronico; dai percorsi assistenziali informatizzati che consentono lo scambio di dati e informazioni cliniche tra dottori, alla tele-assistenza: strumenti digitali che potrebbero facilitare la vita di circa 24 milioni di italiani colpiti da almeno una malattia cronica, ma che sono ancora poco utilizzati. Secondo un’indagine dell’Osservatorio innovazione digitale in sanità del Politecnico di Milano, solo un’azienda sanitaria su tre utilizza un supporto digitale per consentire ai professionisti sanitari di condividere dati e documenti sui pazienti attraverso percorsi assistenziali informatizzati, quindi in grado di favorire la presa in carico stabile del paziente e la continuità delle cure. Sono alcuni dati emersi nel corso di un convegno dal titolo «Gestione del paziente cronico nell’era della digitalizzazione» svoltosi a Roma su iniziativa della Fondazione Roche.

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